domenica 23 dicembre 2012

Natale 2012



Tanti Auguri per un Santo Natale


   "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. 
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama".
Lc 2 ,10-14

domenica 16 dicembre 2012

III domenica di Avvento

Dal Vangelo di Matteo Capitolo 3

In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea,  dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
  Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri
!
  Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.  Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano;  e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
  Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente?  Fate dunque frutti degni di conversione,  e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre.  Già la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.  Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».
  In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui.  Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?».  Ma Gesù gli disse: «Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì.  Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.  Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».


Oggi abbiamo letto alcuni brani del vangelo di Matteo, Marco e Luca in cui ci viene raccontata la vita di Giovanni Battista. Quest'uomo è chiamato l'ultimo dei profeti in quanto è il collegamento tra l'antico testamento e il nuovo testamento.
Giovanni predicava nel deserto chiedendo agli ebrei di chiedere perdono dei propri peccati. Per questo chiedeva loro di battezzarsi. Quando un giorno si presentò anche Gesù a chiedere il battesimo Giovanni voleva rifuitarsi dicendo che lui non era degno anzi Gesù avrebbe dovuto battezzarlo. Dopo che Gesù fu battezzato dal cielo scese lo Spirito Santo sotto forma di colomba e la voce di Dio disse: “ Questi è mio figlio prediletto”
F.P.

Oggi abbiamo letto alcuni brani del vangelo di Matteo, Marco e Luca in cui ci viene raccontata la vita di Giovanni Battista. Quest'uomo è chiamato l'ultimo dei profeti in quanto è il collegamento tra l'antico testamento e il nuovo testamento.
Giovanni predicava nel deserto chiedendo agli ebrei di chiedere perdono dei propri peccati. Per questo chiedeva loro di battezzarsi. Quando un giorno si presentò anche Gesù a chiedere il battesimo Giovanni voleva rifuitarsi dicendo che lui non era degno anzi Gesù avrebbe dovuto battezzarlo. Dopo che Gesù fu battezzato dal cielo scese lo Spirito Santo sotto forma di colomba e la voce di Dio disse: “ Questi è mio figlio prediletto”
T.M.

Il profeta Giovanni Battista preannunciava la venuta di Gesù battezzando le persone che si presentavano chiedendo perdono dei propri peccati. Il re Erode che aveva per moglie la cognata fece tagliare la testa a [***] Giovanni Battista perché pubblicamente diceva che anche per il re non era lecito tenere la moglie del fratello e che stava peccando agli occhi di Dio. Ma durante una festa al termine di un banchetto la figlia di Erodiade chiese come regalo la testa di Giovanni Battista che fu quindi decapitato.
Il battesimo di Gesù [???] era segno tangibile per la richiesta di perdono i fedeli venivano battezzati quindi purificati dai peccati, il nostro battesimo è un sacramento che ci fa diventare figli di Dio.
I.F.

Il profeta Giovanni Battista preannunciava la venuta di Gesù battezzando le persone che si presentavano chiedendo perdono dei propri peccati. Il re Erode che aveva per moglie la cognata fece tagliare la testa a [***] Giovanni Battista perché pubblicamente diceva che anche per il re non era permesso tenere la moglie del fratello e che stava peccando agli occhi di Dio. Ma durante una festa al termine di un banchetto la figlia di Erodiade chiese come regalo la testa di Giovanni Battista che fu quindi ucciso.
Il battesimo di Gesù [???] era segno tangibile per la richiesta di perdono i fedeli venivano battezzati quindi purificati dai peccati, il nostro battesimo è un sacramento che ci fa diventare figli di Dio.
R.S..

Il profeta Giovanni Battista preannunciava la venuta di Gesù battezzando le persone che si presentavano chiedendo perdono dei propri peccati. Il re Erode che aveva per moglie la cognata fece tagliare [***] Giovanni Battista perché pubblicamente diceva che anche per il re non era lgiustoo tenere la moglie del fratello e che stava peccando agli occhi di Dio. Ma durante una festa al termine di un ballo la figlia di Erodiade chiese come regalo la testa di Giovanni Battista che fu quindi decapitato.
Il battesimo di Giovanni era segno tangibile per la richiesta di perdono i fedeli venivano battezzati quindi purificati dai peccati, il nostro battesimo è un sacramento che ci fa diventare figli di Dio.
L.D.M.

Sul Vangelo oggi abbiamo letto di Marco, Matteo e Luca l'ultimo dei profeti che preparava la gente alla venuta di Gesù. Infatti mentre battezzava predicava dicendo: “Verrà uno dopo di me a cui io non sono degno neppure di sciogliere i lacci dei sandali. Dopo che anche Gesù chiese di essere battezzato si aprirono i cieli e scese lo Spirito Santo sotto forma di colomba, ed un voce disse: “Questi è mio figlio prediletto”
E.C.







domenica 2 dicembre 2012

I domenica d'Avvento: ISAIA

Dal libro del profeta Isaia capitolo 9

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda.
Poiché il giogo che gli pesava e la sbarra sulle sue spalle, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come al tempo di Madian. Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia e ogni mantello macchiato di sangue sarà bruciato, sarà esca del fuoco.
Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre; questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. 




Caro Vincenzo,
In preparazione all'Avvento oggi a catechismo abbiamo incontrato Isaia che era un profeta che visse circa 700 aC. Isaia per anni rimproverava gli ebrei preannunciava loro dei castighi di Dio.
Effettivamente alcuni anni dopo i babilonesi distrussero Gelusalemme.
Isaia parlò agli ebrei dell'amore di Dio verso il suo popolo paragonandolo all'amore di una madre verso il figlio. Infine abbiamo letto un brano della Bibbia tratto dal libro del profeta Isaia in cui preannuncia la nascita di un bambino (Gesù).
A.G.
Caro Vincenzo,
In preparazione all'Avvento oggi a catechismo abbiamo incontrato Isaia che era un profeta che visse circa 40 anni. Isaia per anni rimproverava gli ebrei preannunciava loro dei castighi di Dio.
Effettivamente alcuni anni dopo i babilonesi distrussero Gelusalemme.
Isaia parlò agli ebrei dell'amore di Dio verso il suo popolo paragonandolo all'amore di una mamma verso suo figlio. Infine abbiamo letto un brano della Bibbia tratto dal libro del profeta Isaia in cui preannuncia la nascita di Gesù.
R.N.
Caro Tomy,
In preparazione all'Avvento oggi a catechismo abbiamo incontrato Isaia che era un profeta che visse circa 700 aC. Isaia per anni rimproverava gli ebrei preannunciava loro dei castighi di Dio.
Effettivamente alcuni anni dopo i babilonesi distrussero Gelusalemme.
Isaia parlò agli ebrei dell'amore di Dio verso il suo popolo paragonandolo all'amore di una donna verso il figlio. Infine abbiamo letto un brano della Bibbia tratto dal libro di Isaia in cui preannuncia la nascita di Gesù.
L.F.
Caro Vincenzo,
In preparazione all'Avvento oggi a catechismo abbiamo incontrato Isaia che era un profeta che visse circa 740 aC. Isaia per anni rimproverava gli ebrei preannunciava loro dei castighi di Dio.
Effettivamente alcuni anni dopo i babilonesi distrussero Gelusalemme.
Isaia parlò agli ebrei dell'amore di Dio verso il suo popolo paragonandolo all'amore di una mamma verso suo figlio. Infine abbiamo letto un brano della Bibbia tratto dal librodel Antico Testamento [???] in cui preannuncia la nascita di Emanuele.
T.M.
Caro Vincenzo,
Domani è la I domenica d'Avvento oggi pomeriggio abbiamo letto una scheda sulla storia dell'amicizia tra Dio e il suo popolo. Tutto comincia con Abramo i cui discendenti si trasferiscono in Egitto e poi il faraone [???] li libera dalla schiavitù. Abbiamo incontrato un personaggio importante Isaia. In quei tempi i re degli ebrei si erano allontanati dalle leggi che Dio aveva dato a Mosè. Isaia diceva agli ebrei che odiava l'ingiustizia e la ipocrisia dei sacrifici “inutili”. Isaia però ci presente anche un Dio pieno di amore per il proprio popolo pronto a [???] infatti preannuncia la nascita di Gesù che sarà il Salvatore.
C.B.
Caro Vincenzo,
Domani è la I domenica di Avvento oggi pomeriggio abbiamo letto una scheda sulla storia dell'amicizia tra Dio e il suo popolo. Tutto comincia con Abramo i cui discendenti si trasferiscono in Egitto e poi il faraone [???] li libera dalla schiavitù. Abbiamo incontrato un personaggio importante Isaia. In quei tempi i re degli ebrei si erano allontanati dalle leggi che Dio aveva dato a Mosè. Isaia diceva agli ebrei che odiava l'ingiustizia e la ipocrisia dei sacrifici “inutili”. Isaia però ci presente anche un Dio pieno di amore per il proprio popolo pronto a [???] infatti preannuncia la nascita di Gesù che sarà il Salvatore.
M.S.
Caro Tommy,
Domani è la domenica [???] oggi pomeriggio abbiamo letto una scheda sulla storia dell'alleanza tra Isaia [???] e il suo popolo. Tutto comincia con Abramo i cui discendenti si trasferiscono in Egitto e poi Mosè li libera dalla schiavitù. Abbiamo incontrato un personaggio importante Isaia. In quei tempi i re degli israeliani si erano allontanati dalle leggi che Dio aveva dato a Mosè. Isaia diceva agli ebrei che odiava l'odio[???] e la guerra[???] dei sacrifici “inutili”. Isaia però ci presente anche un Dio pieno di grazia[???] per il proprio popolo pronto a salvarci infatti preannuncia la nascita di Gesù che sarà il Salvatore.
I.F.
Caro Tommy,
L'Avvento è un periodo di preparazione al Santo Natale.: sono 4 domeniche. Oggi pomeriggio noi abbiamo incontrato un personaggio dell'antico testamento vissuto circa 700 anni prima della nascita di Gesù. Per molti anni Isaia preannuncia i castighi di Dio per il popolo Israele. Isaia ci disegna il vero volto di Dio. Un Dio che castiga gli ebrei con la distruzione di Gelusalemme, ma pronto a mandare suo figlio per salvarci.
V.L.
Caro Vincenzo,
L'Avvento è un periodo di preparazione al Santo Natale.: sono 4 domeniche. Oggi pomeriggio noi abbiamo incontrato un personaggio dell'antico testamento vissuto circa 700 anni prima della nascita di Gesù. Per molti anni Isaia preannuncia i castighi di Dio per il popolo Israele. Isaia ci disegna il vero volto di Dio. Un Dio che castiga gli ebrei con la distruzione di Gelusalemme, ma pronto a mandare suo figlio per salvarci.
C.G.
Caro Tommy,
In preparazione all'Avvento oggi a catechismo abbiamo incontrato Isaia che era un profeta che visse circa 700 anni a.C. L'alleanza tra Dio ed il suo popolo era cominciata tanti secoli prima con Abramo, molti secoli dopo Dio consegna le sue tavole [leggi] a Mosè. Al tempo di Isaia i re ed il consigliere [???] avevano dimenticato le leggi di Dio, Isaia minaccia i fedeli [???] di Dio effettivamente i babilonesi distruggono Gerusalemme e deportano gli ebrei. Ma Dio è un padre generoso che ama il suo popolo come una donna ama il proprio figlio.
L.D.M.
Caro Vincenzo,
In preparazione all'Avvento oggi a catechismo abbiamo incontrato Isaia che era un profeta che visse circa 740 a.C. L'alleanza tra Dio ed il suo popolo era cominciata tanti secoli prima con Abramo, molti secoli dopo Dio consegna le sue leggi a Mosè. Al tempo di Isaia i re ed il popolo avevano dimenticato le leggi di Dio, Isaia minaccia i castighi di Dio effettivamente i babilonesi distruggono Gerusalemme e deportano gli ebrei. Ma Dio è un padre buono che ama il suo popolo come una mamma ama il proprio popolo[???].
R.S.


lunedì 26 novembre 2012

Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'universo

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 18,33b-37.
 
Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Tu sei il re dei Giudei?».
Gesù rispose: «Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?».
Pilato rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?».
Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».
Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». 
 
Caro Giovanni,
oggi sul vangelo abbiamo letto di Gesù che è stato arrestato, nell'orto degli ulivi poi portato davanti a Pilato. Il Governatore gli ha chiesto se era il re dei giudei.
S.P.
Cara Samanta
oggi ti dico che Gesù è stato portato, prima della sua morte in croce, da Ponzio pilato, cioè il governatore che voleva sapere perché Gesù si fa chiamare re dei giudei. La differenza tra il governatore e il re dei giudei, cioè Gesù, il governatore è molto ricco mentre Gesù è povero. Anche sulla croce c'è scritto che Gesù è re I.N.R.I.
R.N.
Cara Samanta,
In questo brano del vangelo abbiamo letto l'interrogatorio che Ponzio Pilato fa a Gesù.
I.F.
Caro Giovanni,
oggi abbiamo imparato che Gesù prima di essere crocifisso l'hanno mandato da Pilato che gli ha fatto delle domande: Sei tu il re dei giudei? Cosa hai fatto? Dunque tu sei re?
E.C.
Caro Giovanni,
oggi sul vangelo abbiamo letto che Pilato disse a Gesù se era il re dei giudei, Gesù disse che il suo regno non era di questo mondo.
????
Cara Samanta,
oggi abbiamo imparato che Gesù viene portato da Pilato che gli chiede:”Tu sei il re dei giudei?” e Gesù gli risponde:”Tu l'hai detto!”Gesù è un re molto diverso dai re terreni, ricchi, vivono in grandi palazzi e serviti da tanti uomini. Gesù è povero ed è lui al servizio dei suoi amici.
A.M.
Cara Samanta,
Gesù ha parlato con Pilato dice se è il re dei giudei. Però Gesù dice che il suo regno non è di questo mondo.
N.G.
Cara Samanta,
oggi abbiamo imparato che quando Gesù è arrestato lo portano da Ponzio Pilato, perché solo il governatore può condannare a morte una persona. Pilato gli chiede perché era un re e Gesù gli risponde che il suo regno non è di questo mondo. La differenza tra i re terreni e Gesù è che il re vive nella ricchezza Gesù vive in semplicità e povertà.
????
Cara Samanta,
oggi a catechismo abbiamo parlato di pilato e di Gesù tu dirai cosa c'entra, adesso te lo spiego perché Pilato era il governatore importante e ricco mentre Gesù era un povero erano due persone molto diverse.
N.S.
Cara Samanta,
oggi abbiamo letto nel vangelo che Gesù è stato arrestato e portato da Pilato che gli chiese: Sei tu il re dei giudei?, Gesù gli disse che il suo regno non era di questo mondo, se lo fosse stato i suoi servitori avrebbero combattuto per liberarlo.
G.M.R.
Caro Giovanni,
Gesù fu portato da Ponzio Pilato che gli chiese se lui era il re dei giudei, lui rispose che il suo regno non era di questo mondo perché lui è il re del regno del cielo. E' un re molto diverso dagli altri regnati, è un re buono, è un re che ha rispetto dei suoi sudditi, è un re che è al servizio dei suoi sudditi.
T.P.

sabato 17 novembre 2012

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B


Dal Vangelo secondo Marco 13,24-32. In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.
Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
Dal fico imparate questa parabola: quando gia il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte.
In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Vegliare per non essere sorpresi


Caro Vincenzo,
oggi abbiamo parlato della fine del mondo, ma non sapremo quando arriverà e quindi dobbiamo tenere la “porta aperta” a Gesù
L.D.M.
Cara Aurora,
oggi ho capito che Gesù ti verrà a bussare, vuol dire che finirà il mondo e tu dovrai aprirgli la porta. Questo è possibile solo se sei stata brava .
M.S.
Caro Vincenzo,
oggi ho imparato che quando Gesù bussa al mio cuore io lo devo accogliere con le braccia aperte, inoltre devo essere attenta nel sentire quando mi bussa e non far finta di non sentire.
Sul vangelo inoltre Gesù parla della fine del mondo, ma che solo Dio sa il giorno e l'ora in cui avverrà.
A.A.
Cara Aurora,
io dal Vangelo che abbiamo letto ho capito che quando il sole sparirà, la luna non splenderà e gli astri cadranno è il segno che Dio tornerà per la fine del mondo.
C.B.
Cara Aurora,
oggi a catechismo ho letto una pagina del vangelo e dove Gesù ci spiegava la fine del mondo.
R.S.
Cara Aurora,
Gesù dice che un giorno la luce si spegnerà e non ci sarà più vita, ma non lo possiamo sapere quando avverrà; perciò dobbiamo vegliare e essere preparati quando Dio “busserà alla nostra porta”.
T.P.
Cara Aurora,
oggi ho capito che solo Dio sa quando ci sarà la fine del mondo e quando noi muoriremo. Quando arriverà l'ora dobbiamo essere “pronti” ad accoglierlo.
R.N.
Cara Aurora,
lo sai che il vangelo e la scheda che abbiamo letto e la scheda che abbiamo letto insieme parla della fine del mondo.
E.B.
Cara Aurora,
oggi abbiamo letto nel vangelo un brano in cui Gesù spiegava la fine del mondo, ma quando questo avverrà solo Dio lo sa.
G.M.R.
Caro Vincenzo,
oggi abbiamo letto sul vangelo in cui Gesù spiega la fine del mondo, e che ogni giorno Dio è dietro alla nostra porta, anche se non lo vediamo o lo sentiamo.
S.P.
Caro Vincenzo,
oggi abbiamo letto sul vangelo un brano che parla dela fine del mondo e che Dio è sempre alla nostra porta.
C.G,
Cara Aurora,
oggi abbiamo letto un brano del vangelo in cui Gesù racconta della fine del mondo.
V.L.
Caro Vincenzo,
oggi ho capito che quando arriverà la fine del mondo arriverà Gesù. Ed è come se lui busserà alla mia porta ed io dovrò essere pronto ad aprire, e chi non aprirebbe!
F.P.
Caro Vincenzo,
da questo vangelo ho capito che qualsiasi cosa capiti di brutto Dio è sempre con noi e dobbiamo essere pronti ad accoglielo.
L.F.
Caro Vincenzo,
la frase che mi è rimasta in mente è quelle parte del vangelo in cui si parla che il cielo e la terra cambierà, ma le parole di Gesù non cambieranno.
I.F.
Caro Vincenzo,
nel vangelo che abbiamo letto tratta “la fine del mondo” e della nostra morte, e come Gesù bussasse alla nostra porta e noi dobbiamo essere pronti e preparati ad accoglierlo.
N.G.
Caro Vincenzo,
oggi abbiamo imparato che ogni giorno Dio viene a bussare alla nostra porta, ma molte volte non si vuole sentire e si sta ad ascoltare altre cose.
A.M.

domenica 11 novembre 2012

XXXII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B

Marco 12,38-44.  
In quel tempo, Gesù diceva alla folla mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze,
avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti.
Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave».
E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte.
Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino.
Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.
Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». 

 
Caro Fabrizio,


oggi abbiamo parlato della generosità. Sul Vangelo che abbiamo letto c'era un ricco che donava tanti soldi mentre una vecchia solo qualche spicciolo, ma questo poco denaro era tutto quelle che aveva.
L.D.M.
Caro Alessandro,
Sul Vangelo che abbiamo letto, Gesù disse ai suoi discepoli che gli Scribi erano molto vanitosi e si facevano molto notare mentre pregavano in pubblico, poi, aggiunse che in realtà divoravano le case delle vedove.
I.F.
Caro Alessandro,
gli Scribi amavano passeggiare con lunghe vesti e mettersi in mostra. Del racconto del Vangelo mi ha colpito la povera vedova che ha donato pochi soldi, ma così facendo ha donato tutto quello che aveva per vivere.
R.N.
Caro Alessandro,
Oggi abbiamo letto nel Vangelo c'erano dei ricchi che mettevano dei soldi nel tempio, ma dopo arriva una povera che getta pochi spiccioli ; Gesù disse che lei è quella che ha donato di più, perché ha donato tutto ciò che gli serviva per vivere.
G.M.R.
Caro Alessandro,
Oggi ho capito che i Farisei e gli Scribi ricevevano sempre i saluti nelle piazze, avevano i primi posti nelle sinagoghe e nei banchetti.
F.P.
Caro Fabrizio,
Oggi Gesù ci ha insegnato che i Farisei e gli Scribi pur essendo professori e difensori della legge lo facevano solo per vanità.
E.C.
Caro Fabrizio,
oggi nel vangelo abbiamo letto degli Scribi e dei Farisei. Tutte persone che si volevano far notare in tutti i modi vantandosi. Ma abbiamo letto anche della vedova e del ricco.
S.P.
Caro Fabrizio,
Oggi a catechismo abbiamo letto dei Farisei e degli Scribi (vanitosi) e la Vedova ed il ricco davanti al tesoro del tempio.
C.G.
Caro Fabrizio,
sai che ho letto il vangelo che parlava di Scribi e Farisei. Poi ho letto un altro brano del Vangelo dove c'era un ricco che ha offerto denaro al tempio e una vedova donava tutto ciò che era per lei prezioso.
N.G.
Caro Alessandro,
oggi abbiamo parlato dei Farisei e degli Scribi, Gesù non li voleva bene perché truffavano le persone.
F.P.
Caro Fabrizio,
oggi abbiamo imparato che a Dio è più gradito il dono della persona povera di quello del ricco, perché Dio valuto i doni dal cuore.
A.M.
Caro Alessandro,
oggi ho capito che gli Scribi e i Farisei veniva trattati male da Gesù.
M.S.
Caro Alessandro,
oggi abbiamo letto il Vangelo e abbiamo imparato che erano i Farisei e gli Scribi. Gli Scribi erano studiosi di professione i Farisei erano degli integralisti. Nel Vangelo c'è scritto che Gesù si siede vicino al tesoro (le offerte) e vede che un ricco mise molte monete, ma dopo una povera mise tutto ciò che aveva.
C.B.
Caro Fabrizio,
oggi, a catechismo, abbiamo letto un racconto che diceva che c'areni gli Scribi che erano vanitosi e si mettevano in mostra. I Farisei erano degli uomini che erano i difensori delle tradizioni. Parlava anche di un uomo ricco che donava molti soldi e di una vedova che donava tutto quello che aveva.
A.G.



domenica 28 ottobre 2012

XXX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B

Marco 10,46-52.
E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!».
Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!».
E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.



 
Caro Ivano,
questo Bartimeo era un uomo cieco, all'arrivo di Gesù iniziò a gridare: “Abbi pietà di me!”, Gesù disse:”Chiamatelo”, chiamarono il cieco. Gesù disse che la tua fede ti ha salvato e Bartimeo vide di nuovo.
N.G.

Caro Ivano,
oggi a catechismo abbiamo letto un racconto sul vangelo di Marco. Questo racconto parlava di un cieco che chiedeva a Gesù, urlando, di poter rivedere. In questo racconto mi è rimasto impresso come il cieco urlava a Gesù.
A.G.

Caro Ivano,
oggi abbiamo letto un racconto di un cieco che chiamò Gesù. Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma lui grida sempre più forte. Gesù lo chiamò e gli chiese che cosa volesse. Lui rispose che voleva che lui gli ridasse la vista e così fu. Quando l'uomo rivide di nuovo seguì Gesù.
E.C.

Caro Ivano,
ti volevo dire che Bartimeo, che era cieco, ha chiesto a Gesù di rivedere e Gesù lo ha accontentato.
R.N.

Caro Nicola,
della lettura di oggi ho capito che anche se vediamo siamo anche un po' ciechi perché guardiamo solo le cose superflue e non le cose importanti.
Del Vangelo invece mi è rimasto impresso quando nessuno a dato retta a Bartimeo, perché, lui ha chiesto semplicemente un piccolo aiuto.
A.A.

Caro Nicola,
ho capito che Gesù è molto altruista ed ha aiutato un mendicante, molto povero, cieco facendogli ritornare la vista.
L.D.M.

Caro Nicola,
Bartimeo disse a Gesù: “Abbi pietà di me!” Significa che Gesù lo guardi e che lo prenda in considerazione. Gesù gli disse di andare da lui e Bartimeo ripeté a Gesù le stesse parole. Gesù lo aiutò e Bartimeo riprese a vedere.
C.B.

Caro Ivano,
a me è rimasto impresso che quel povero cieco gridava disperatamente a Gesù di salvarlo. E Gesù lo salvò perché vide la fede di Bartimeo.
F.P.

Caro Nicola,
a me è rimasto impresso quando la gente diceva a quel povero cieco di stare zitto perché dava fastidio.
I.F.


Caro Ivano
Questo brano parla di un signore cieco che prega a Gesù di farlo diventare come tutte le altre persone. E quando Gesù lo chiama tutti smettono di sgridarlo e gli dicono di andare da lui.
S.P.

Caro Ivano
oggi abbiamo letto nel vangelo dove c'era un cieco, che chiedeva pietà al Signore, allora Gesù gli chiese: “Cosa vuoi?” e allora Bartimeo gli disse:”Voglio rivedere” e il Signore disse:”la tua fede ti ha salvato” e lui ci vide-
G.M.R.

Caro Nicola,
questo Bartimeo era cieco perciò urlò a Gesù di poter rivedere, e Gesù lo fece ma non perché lo aveva chiesto ma per la sua fede.
T.P.

Caro Nicola,
abbiamo parlato di Bartimeo un uomo cieco e che Gesù gli fa riavere la vista.
A.M.

Caro Ivano,
Tu sai cosa significa si toglie il mantello? Bene adesso te lo spiego cioè si toglie i suoi peccati.
E.B.

Caro Ivano,
io del Vangelo mi è rimasto impresso di Bartimeo il cieco.
C.G.

Caro Ivano,
da questo Vangelo ho capito che Gesù giudica dalla fede e non dall'aspetto di chi chiede aiuto.
L.F.